“Amo i bambini e giocare con loro. Per me questa è la premessa fondamentale per lavorare a contatto con i bimbi per qualsiasi professionalità. Durante gli studi sono stata la tata di bimbi di diverse età. Questo mi ha insegnato che ogni bimbo va ascoltato e sostenuto in maniera diversa. Inoltre, ritrovandomi ad essere parte dell’organizzazione familiare, mi sono spesso messa nei panni di quelle mamme che si dividono fra il piacere di stare con il figlio il più possibile, il dovere di rientrare al lavoro, l’importanza di un appoggio per riuscire ad organizzarsi.
Io sono una psicologa e utilizzo il gioco come strumento attraverso il quale conoscere il bambino e costruire con lui una relazione sostenendolo nel suo processo di consapevolezza, senza giudizio e con particolare riguardo all’aspetto imprescindibile del gioco e del divertimento. Attraverso l’attività ludica il bambino può esprimere i propri sentimenti, imparare a riconoscere le proprie emozioni in maniera più efficace, raffigurare i propri problemi in maniera simbolica e imparare ad entrare in relazione di fiducia con altre persone. Mi piace ricordare agli adulti che “Il gioco è una cosa seria” (Jean Paul), mentre i bambini già lo sanno!”

Ho amato fin da subito il progetto Womanly, perché rispecchia il mio bisogno di donna di non sentirmi sola ad affrontare l’universo della maternità e rispecchia i miei valori come professionista investendo sulla comunicazione e collaborazione fra varie figure.